Senza rete nelle emozioni


Senza rete né sicuro appiglio
è così la vita data ad un figlio
nessuna certezza ci è data
senza rete il primo passo
senza certezza il primo bacio
solo il primo sguardo d’una madre
insegna più di milioni di parole
è corazza per un piccolo cuore
che batte solo per avere amore.

Senza appiglio né stella polare
solo la madre ci potrebbe guidare
insegnare a colmare i vuoti le assenze
che lasciano basiti sorpresi senza parole
attoniti che l’assenza esista e ferisca
madre nostra forza e guida sicura
dammi il giusto vigore per affrontare
difficili giorni di solitudine la notte oscura
senza rete nelle emozioni metter ordine

Una insperata prole

I figli, le figlie degli amici
crescono: sono uomini e donne
nel breve battere delle ciglia
senza una prole, e volevo una figlia
le avrei dato il nome di Lavinia
nome antico della sposa di Enea
l’avrei amata come una principessa
mi avrebbe deluso con i piercing
qualche tatuaggio sul suo viso
ed un amore poco affidabile.

L’avrebbe fatta soffrire tormentarsi
l’avrei abbracciata e sostenuta
insegnato di accettare le sconfitte
e di rialzarsi ad ogni caduta
la vita non fa regali: è spietata
senza pietà alcuna ma va vissuta
ed ogni disfatta cela una lezione
ad affrontare il futuro con decisione
senza figli né figlie: poesia è la mia figlia
eterna prole! Sempre che Dio lo voglia

Vile inadeguatezza

 

Sogni di ragazze d’ambra
scivolano sull’acqua
senza rumore né parole
i raggi del sole sulla pelle
solo il suono di parole amare
lasciano nel mondo il vuoto
della loro bellezza ferita
e dello spreco della loro vita
sogni di ragazze come altre.

Vanificati dal nulla d’un amore
bugiardo ed egoista: falso
la loro fine in un semplice balzo
nel vuoto del cielo di un cuore
cuore amico d’un fedele compagno
bensì un geloso ed ostile nemico
il quale legge nella tua disperata
ricerca di una carezza una fuga
dalla sua vile inadeguatezza.

geloso

La verità vuole guerrieri

 


Il n’y a que la vérité qui blesse
ho letto e amato Hermann Hesse
è vero: sono suscettibile
ho il nervo scoperto la pazienza
m’è finita nel fosso della gora
è solo la verità che ferisce
ricercate tutte le valide parole
sacre o profane non ha importanza.

Hanno ucciso quella poesia
perduta per sempre: svanita
tra le ferite che il tempo lenisce
versi rincorsi vanamente: occhi chiusi
la verità è spesso ambigua è strana
ha concetti chiari e sogni illusi
non abbassate mai le braccia
è cosa umiliante avvilente: è vana.

La verità vuole guerrieri

monaci-guerrieri2

Un ausilio per la mente

Che perde i pezzi ogni dì
ed il presente è già ieri
i giovani ricordi son neri
neri notte senza stelle
quando invecchi il pavimento
è lontano e troppo basso
le mani incerte non tengono nulla
tutte le cose che hai in mano
cedono alla forza della gravità
allunghi il braccio e la sua pelle
segnata dagli anni e le amarezze
tenta con la mano malferma
di carpire quel che è caduto
ma lui resta a terra quasi incollato
rinunci ti siede e riprendi il fiato…

L’ombra non mente

Il sole alle spalle tramonta
s’allunga scura la tua ombra
sul selciato grigio e dissestato
il tuo incedere difficile non t’assomiglia
sembra l’ombra di un tuo avo
che dal cielo ti sorveglia e difende
vigila ai tuoi pensieri oscuri
ai tuoi gesti sconsiderati e folli
la tua ombra è assoluta verità
astrale disegno immenso e minuto
pronto a morire con un bagliore
giunto dal cielo o un motore
silenziosa e muta verità…

ombra-di-un-uomo

Piscio e dolore

Della mia vita il colore
ad intermittenza il primo
senza sosta il dolore
mai una piccola tregua
mi segue come mia ombra
perversa e crudele: arcigna.

Il piscio è una condanna
a vivere tutto in sospensione
dover fermare ogni cosa
perdere il filo d’ogni ragionamento
od ogni cosa tu stia facendo
rimane come foglia al vento…

foglie-al-vento

Cannibali

Cannibali di noi stessi
divoriamo a grandi morsi
la nostra carne la nostra vita
azzannando il collo degli anni
brandelli di rimorsi e affanni
disperata ricerca d’un senso
un colore non vermiglio
ne rosso fuoco e rabbia
rabbia contro se stessi.

Così limitati sordi e ciechi
inconsapevoli del mostro
oscuro che ci vive dentro
alimentandosi delle paure
degli incubi delle notti tetre
sgomenti di un noi straniero
straccia la carne e l’anima
morte è amica e consigliera…